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KAdaptorLM2
Sappiamo tutti che
l’acquisto del Lokmaus2 è forse il primo passo che
il ferromodellista compie per entrare nel mondo del
controllo digitale dei suoi modellini o meglio nel
DCC. Poco tempo dopo però, si sente la necessità di
ampliare con più potenza o più comandi il piccolo
sistema e si finisce per abbandonare il povero
Lokmaus2 in un cassetto o, meglio, relegarlo
al controllo del piccolo scalo merci.
Anche a me è capitata più o meno la stessa cosa ma
ho voluto cercare di “riciclarlo” al meglio. Dopo
varie idee e soluzioni, quella più rapida è stata di
aumentarne la potenza disponibile per comandare più
rotabili utilizzando l’uscita Booster Out per
collegargli il mio booster faidate (il KBooster).
Con mia sorpresa, sia sulla documentazione allegata
al prodotto, sia in internet, non ho trovato nulla
che spiegasse la piedinatura del connettore.
Incuriosito da questo blackout d’informazioni e con
alle spalle anni di pane ed elettronica, mi sono
rimboccato le maniche ed ho aperto la centrale (per
intenderci lo scatolino nero dello start-set del
Lokmaus2).
Da subito mi è “suonato” male ciò che ho visto, un
circuito stampato minimale in smd con troppi pochi
componenti per costituire una vera centrale DCC;
allora ho focalizzato la mia attenzione sui
connettori RJ (per intenderci quelli quadrati) ed ho
iniziato a seguire le piste che uscivano dal
connettore Booster Out, la stranezza era che queste
andavano dirette ai connettori Master e Slave senza
passare attraverso nessun circuito integrato.
Più incuriosito di prima ho allora aperto il file
delle specifiche del protocollo Xpressnet. Questo
protocollo ideato dalla Lenz permette di far
colloquiare tra loro tutti i vari prodotti per il
DCC marchiati Lenz, Roco ed altri, in modo tale che
non si creino conflitti tra le apparecchiature
presenti (spiegazione semplicistica di un protocollo
ben più complesso lo ammetto).
Dalla documentazione ho estrapolato il compito di
ogni filo che compone il cavo di interconnessione
tra i vari componenti Xpressnet:
Filo
o pin#
|
Port
A
|
Port
B
|
1
|
C control
bus connection
|
Non connesso
|
2
|
Massa
|
Massa
|
3
|
-RS-485
|
-RS-485
|
4
|
+RS-485
|
+RS-485
|
5
|
12 Volt
|
12 Volt
|
6
|
D control bus
connection
|
Non connesso
|
Come da specifiche,
Xpressnet è il tipo Port B cioè vengono usati solo i
fili 2, 3, 4, 5; i fili 1 e 6, sembra che non li
usi. Il Lokmaus2 è invece del tipo Port A a 6 fili,
ora, mi sono chiesto il compito dei fili 1 e 6 dato
che il loro significato è nebuloso e sul pcb della
centrale del Lokmaus2 andavano diretti al connettore
Booster Out.
Per ottenere ciò, mi sono armato di PC, multimetro,
oscilloscopio ed ho alimentato la centrale con
Lokmaus2 collegato a “cuore aperto” (cioè senza
contenitore) sondando col multimetro i vari segnali.
Ad una prima analisi visiva (forma d’onda
sull’oscilloscopio) il segnale sul piedino 1 del
connettore Master è parso molto simile a quello DCC
ma in teoria non poteva essere; sulle specifiche il
pin 1 è solo un segnale di controllo. Incuriosito,
ho connesso la sonda collegata al pin 1 del Master
all’adattatore per il PC e con il programma ShowDcc
ho voluto fare “la prova del nove”. Appena acceso il
Lokmaus2, ho avuto la conferma, il segnale era
quello DCC chiaro e limpido! Il programma mostrava
il pacchetto del IDLE!
Provando a ruotare la manopola o cambiando
indirizzo, anche sullo schermo, ShowDcc confermava
quanto effettuato!
Ricapitolando, il
piedino 1 del Port A non è un segnale di controllo
ma è il segnale che controlla!
E’ proprio vero il detto “l’appetito vien
mangiando”, alla luce della scoperta, mi sono
chiesto che cosa potesse succedere se il Lokmaus2
funzionasse disconnesso dalla centrale, visto che
tale essa non è perché il segnale DCC viene generato
dal Lokmaus2.
Con mezzi di fortuna, ho approntato una connessione
RJ maschio a 6 vie con crimpato uno spezzone di 20
cm di cavo a 6 poli.
Ai fili 2 e 5 ho saldato l’attacco di una pila da 9
V, i fili 3 e 4 li ho lasciati coperti dall’isolante
mentre ho stagnato il capo dei fili 1 e 6.
Ho dato tensione ed il LokMaus2 a preso a funzionare
segnalando quasi subito l’errore E7 (indirizzo non
correttamente interrogato o contatto difettoso del
connettore) dopo alcuni tentativi, ho ripreso in
mano il pcb della centrale ed ho ripercorso la pista
che parte dal pin 1 del Master scoprendo che in un
punto, questa si collega al pin 6 tramite una
resistenza da 1,2 K ohm, ho provato, allora, a
replicare il collegamento con una resistenza da
1Kohm ed ho ridato tensione, eureka! Il Lokmaus2 ha
preso a funzionare in modo normale, come se fosse
connesso alla centrale!
Ovviamente ho ripetuto l’accensione un paio di
volte, ottenendo sempre l’ok!
Rimaneva la “riprova del nove”, collegato il
Lokmaus2 a PC, ho dato tensione e ShowDcc mi ha
rifatto ancora più felice!
Morale il LokMaus2 è a tutti gli effetti una
centralina DCC!!!
Molti adesso si chiederanno due cose: cosa serve la
resistenza? A che serve allora l’Xpressnet?
Per rispondere alla prima domanda bisogna capire
come funziona il sistema Master Slave; questa
tipologia di collegamento viene usata per mantenere
una gerarchia tra i singoli Lokmaus2 connessi alla
centrale, in pratica se, per esempio, ce ne fossero
due collegati alla centrale come Master (cosa
impossibile), i loro segnali DCC si mischierebbero
formando un guazzabuglio indecifrabile dai decoder,
ecco allora che subentra il sistema Master Slave
dove è il Master che s’incarica di comandare lo
Slave ed ordinargli di inviare il suo pacchetto DCC
quando lui non lo invia.
La resistenza è il nocciolo della discordia, cioè è
lei a discriminare chi è il Master e chi non, in
pratica, solo il Master ha la resistenza tra i pin 1
e 6. Infatti connettendo un Lokmouse2 sul connettore
Slave senza il Master, sul suo display ricompare
l’errore E7!
Alla seconda domanda, rispondo per deduzione, il bus
Xpressnet può avere numerosi scopi, i più semplici
sono: sincronizzare il Master con gli Slave, evitare
che due Lokmaus2 comandino lo stesso decoder, la
gestione sincronizzata degli stack, il colloquio con
apparecchiature specifiche (tipo l’interfaccia per
il PC) ecc..
Per aiutare coloro che
vogliono usare il Lokmaus2 come centrale da
collegare ad un booster faidate, consiglio due
strade diverse ma identiche nel fine, la prima è
quella di costruirsi il KBooster visto che è già predisposto con l'attacco
SV2 per alimentare il LokMaus2 con 12 V (filo 2 a
massa e filo 5 a 12V) ed essendoci il potenziometro
P1 come attenuatore, basta collegare al connettore
SV1 il segnale prelevato dal filo 1 del cavo del
Lokmaus2 e regolare il potenziometro in modo da
avere sull'uscita dello stesso 5V (misurabili con il
multimetro nella posizione 20 VAC).
Ovviamente ricordo che va collegata una resistenza
da 1Kohm tra i fili 1 e 6 (in pratica i più esterni
del cavo.
Per chi, invece, ha già un booster e vuole
collegarlo al Lokmaus2, consiglio lo schema molto
semplice qui sotto:
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